Sempre verso di Te, o dolce Madre Maria, s’è rivolta, fidente, l’anima mia! Sia nelle ore di calma che di tempesta, nella serena preghiera o nell’affanno del lavoro, nelle ore di stanchezza o di preoccupazione, nelle sofferenze del corpo o dello spirito, sempre quella fu l’effusione dell’anima, e sempre uguale il sospiro del cuore: Madre mia, fiducia mia!

Era così nei primi entusiasmi dell’apostolato sacerdotale. Niente cambiò, quando ebbi sul petto la croce d’oro, simbolo gioioso della croce, faticosa e pesante, ch’era stata posata sulle mie povere spalle, peso di amore e di dolore. E come Gesù dalla croce, anch’io volgevo lo sguardo a Te, Donna forte e tenerissima Mamma, per dirti: Madre mia, fiducia mia!

Ora il passo si è fatto stanco, difficile il cammino; ma s’allarga all’orizzonte una luce nuova, si spezzano, ad uno ad uno, i fili che mi legano alla terra e la casa della gioia s’intravede più vicina e ripaga di gran lunga i sacrifici passati rendendo assai più dolce e più viva per l’anima mia ripetere ancora a Te o dolcissima: Madre mia, fiducia mia!

composto da S.E. Mons. Alberico Semeraro nel suo 90° genetliaco, 19 gennaio 1993