E intanto la Provvidenza, sempre misteriosa e imprevedibile, apriva per le Oblate la strada dell’Apostolato, sulla scia dell’accoglienza dei bambini e soprattutto degli anziani.
La prima occasione fu offerta alle Suore nel 1964 a Uggiano Montefusco (frazione di Manduria, in provincia di Taranto), e la seconda l’anno dopo, a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, entrambe nella diocesi di Oria.
Fin dal 1950 la signorina Lucietta Marasco di Uggiano aveva donato alla Mensa Vescovile di Oria un piccolo complesso di fabbricati (un antico frantoio per le olive, due vecchie stalle e una piccola casa) per la realizzazione di un asilo infantile a favore della popolazione del paese, impegnata per la maggior parte dell’anno nei lavori agricoli. Nell’atto notarile si prescriveva tassativamente di affidare l’impegno a una Congregazione femminile.
Poiché la Mensa Vescovile non poteva assumersi la cura e l’onere della demolizione dei vecchi fabbricati e tanto meno della costruzione dei nuovi locali addetti alle finalità prescritte, bisognava trovare una Congregazione Religiosa.

Le Discepole di Gesù Eucaristico, preferite dalla donatrice, non accettarono l’invito.
Le Discepole del Buon Pastore, avevano tenuto in Uggiano Montefusco per qualche anno la Scuola Materna in una casa in affitto, ma poi avevano abbandonato tutto.
Occorreva anzitutto demolire i vecchi fabbricati e poi costruirne di nuovi, adatti alla finalità. Il parroco, don Vittorio Mele, aveva avviato la demolizione con un cantiere di lavoro, ma tutto procedeva troppo a rilento: finché Mons. Semeraro decise di affidare alle Oblate il compito di portare a termine il lavoro iniziato. Spinte dal desiderio dell’Apostolato, le Oblate accettarono. Così l’8 dicembre 1964, tra il tripudio della popolazione, si poté inaugurare la Scuola Materna.
Cinque Oblate furono mandate a Uggiano e poterono accogliere nella Scuola fino a 90 bambini, offrendo loro anche una minestra calda. Così pure poterono aprire un doposcuola per un bel gruppo di bambini delle Elementari, che avevano i genitori impegnati nel lavoro quotidiano. Più tardi aprirono anche un laboratorio di cucito e ricamo per le ragazze e si misero a disposizione della Parrocchia per il catechismo ai bambini e per la liturgia, come pure per l’assistenza ogni settimana alle raccoglitrici di olive. In poco tempo la Casa delle Suore divenne un luogo accogliente e sereno per tutti gli incontri della gioventù e dei genitori.